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Il Centro Educazione Ambientale Aula Verde è situato all’interno del Sito Natura 2000 denominato Monte Puro-Rogedano-Valleremita ed è gestito dall’ Associazione “Appennino Valleremita”, che vanta guide esperte nel settore ambientalista e svolge molte attività didattiche di cui usufruiscono le scolaresche provenienti da tutta Italia e non solo.


Il paesaggio è formato da monti dalle cime arrotondate e dai versanti ripidi che disegnano valli strette che confluiscono aprendosi nel paese di Valleremita.


Ricchi pascoli dalle estese e variopinte fioriture primaverili colorano le cime, mentre un manto forestale continuo e fitto ricopre i versanti.

Ambiente

Con felice intuito il legislatore regionale ha voluto salvaguardare la flora marchigiana, conoscerne le specie più significative, portare un contributo alla formazione di una società civilmente evoluta ed educata, istituendo le aree floristiche protette (v. legge n. 52/74).
Il valore di questa scelta è nell’originalità dei metodi di conservazione che non si basa unicamente sulla identificazione e protezione della singola specie vegetale, ma nella tutela dell’intero ambiente che ospita l’emergenza botanica, esaltando così la biodiversità delle micro-aree.

Nel contesto territoriale, come accennato, vi è l’Eremo di Santa Maria di Valdisasso che richiama antiche memorie religiose legate alla figura di S. Francesco: i lavori di ristrutturazione e recupero architettonico dell’Eremo realizzati dalla Regione Marche con un importante impegno finanziario, il che comporterà la presenza continua di una comunità francescana. Non va trascurato poi che l’Eremo ricade all’interno della Rete Natura 2000: sono infatti presenti il SIC IT5320011 Monte Puro-Regedano-Valleremita e la ZPS IT5330026 Monte Giuoco del Pallone e l’Area Floristica Protetta n° 42 Valleremita – Monte Fano.

La grande valenza naturalistica del territorio e la salvaguardia regolata dalla normativa regionale vigente sottolineano l’importanza di una continuità di controllo e registrazione dei dati, con l’intento di mantenere aggiornato il censimento delle specie animali e vegetali, creando un sistema armonico di collegamento con gli uffici regionali competenti al quale si potrà fornire un valido supporto scientifico e tecnico.

Si tratta di un vero e proprio laboratorio territoriale formato da un centro didattico, situato nella frazione di Valleremita, e da un percorso naturalistico che si snoda all’interno del bosco posto lungo la parte centrale della piccola e stretta valle di Valdisasso. Il cammino è integrato da tabelloni che illustrano le varie situazioni ambientali presenti.

Se proviamo a inoltrarci lungo il percorso, il tratto iniziale è segnato da siepi che formano un interessante ecosistema.

Flora

Nel bosco particolare risalto è dato al ruolo svolto dai grandi e vetusti alberi, nei pressi dei quali si sviluppano le più svariate forme di vita animale e vegetale: questi veri giganti vegetali sono maestosi faggi cresciuti tra i 500 e i 600 metri, un’altitudine insolita per la specie, tanto che essi costituiscono la vera peculiarità dell’Aula Verde.

Il sottobosco è ricco di agrifoglio e di tante specie erbacee di faggeta. Superato a metà percorso l’eremo di S. Maria di Valdisasso, il sentiero si conclude sulle vette dei monti Rogedano e Puro, occupate da estese formazioni di pascoli mesofili ricchi di interessanti e vistose fioriture.

La siepe è l’elemento caratteristico del paesaggio, assume un ruolo ecologico importante per il rifugio e le possibilità alimentari che offre a numerose specie della fauna.

I pascoli presenti sul M. Rogedano hanno un grande interesse economico perché vengono utilizzati per la fienagione e per il pascolamento allo stato brado. Sui pascoli si rinvengono anche molti funghi, queste fungaie producono tra l’altro i “turini” molto ricercati nella zona del fabrianese.

Fauna

Il paesaggio è caratterizzano da arbusti che danno cibo e riparo a una grande varietà di animali come uccelli insettivori e granivori, insetti, mammiferi e rettili
Nel bosco troviamo mammiferi come il lupo, la donnola, la faina, lo scoiattolo, il tasso, il ghiro, la lepre, la volpe e il gatto selvatico.

Tra gli uccelli del bosco troviamo il picchio muratore; le cince; lu’ piccolo; il rigogolo; il merlo; la ghiandaia; il cuculo; il cardellino, il picchio verde; il picchio rosso mezzano, il gheppio; la poiana, l’allocco; la civetta; il barbagianni; l’assiolo. In pieno giorno volano poiane, gheppi e mentre scende la sera dal bosco si alza il verso dell’allocco.

Tra gli uccelli dei campi si possono trovare: la cornacchia grigia, il balestruccio, il saltimpalo, la rondine, la tortora e la cesena.

Tra i rettili: la vipera; l’orbettino; la biscia; il colubro liscio; il colubro di Esculapio.
In questi ambienti vive il gatto selvatico, il capriolo, il cervo il lupo, il tasso, l’istrice, lo scoiattolo. Tra i mammiferi dei pascoli troviamo il cinghiale che, in mancanza di nemici naturali, ha raggiunto una densità elevata che comporta gravi problemi soprattutto ai campi devastati dalla continua ricerca di bulbi e tuberi al di sotto della cotica erbosa.

Una grande varietà di farfalle riempiono l’aria di colori. Viola d’eugenia, Ofride calabrone, Campanula degli Appennini sono solo alcune delle specie endemiche dell’Appennino centrale, che arricchiscono le fioriture dei prati e dei boschi. All’interno del Museo del Centro è esposta una collezione di oltre 400 esemplari.